Lavorazioni
Lavorazioni
Veneto Vetro si è dotata negli anni di un parco macchine completo e sofisticato per la lavorazione del vetro in tutte le sue fasi.
Il reparto produttivo utilizza un sistema di pianificazione della produzione tecnologicamente avanzato con aggiornamento in tempo reale. Il controllo di gestione preciso e standardizzato consente una rintracciabilità puntuale dei lotti di materiale.
Molatura
La molatura è il processo che elimina il bordo tagliente del vetro. È una lavorazione molto importante per la sicurezza del prodotto. Richiede l’utilizzo di un flusso d’acqua costante per il raffreddamento del bordo, per evitare tensioni nel vetro.
Veneto Vetro utilizza molatrici a controllo numerico ad alte performance, anche per dimensioni eccezionali, con coatings particolarmente delicati.
Per i vetri rettangolari la molatura viene eseguita con macchinari bilaterali.
Diversamente, per i vetri sagomati, con lavorazioni particolari, vengono impiegati macchinari CNC in grado di asportare e uniformare il bordo del vetro, a seconda del risultato desiderato.
Nello specifico i bordi possono essere a:
- filo lucido tondo: il bordo è arrotondato e lucido;
- filo lucido piatto: il bordo è lucido e perpendicolare alla superficie con la congiunzione smussata;
- filo grezzo: il bordo non risulta lucido ma opaco e presenta una rugosità maggiore. Questa finitura viene usata quando il perimetro del vetro è nascosto da telaio o serramento;
- molatura inclinata a 45 gradi: l’inclinazione può variare in base alle necessità progettuali;
- bisellatura: i bordi del vetro vengono molati per 10–40 mm di altezza con un angolo di circa 7 gradi rispetto alla superficie del vetro stesso.
La molatura è un’operazione preliminare obbligatoria per il processo di tempera.
Occasionalmente viene effettuata per limitare lo shock termico anche se a questo scopo la lavorazione più indicata rimane la tempera.
La sfilettatura attenua le micro-filature superficiali sul bordo, molto spesso causa di rotture per shock termico o meccanico. Questa lavorazione viene eseguita su vetri stratificati, assemblati in vetrate isolanti. La sfilettatura rende l’installazione del pannello più sicura per gli installatori, perché priva di bordi taglienti. Veneto Vetro raccomanda questo tipo di lavorazione quando intercetta il minimo rischio di rottura. Le dimensioni massime di lavorazione sono 2700 x 5700 mm.
Foratura
Veneto Vetro ha scelto per la foratura dei vetri il trapano a controllo numerico mutispindel. Le sue punte diamantate refrigerate realizzano fori cilindrici o svasati, asole, tacche e scansi su misura, per andare incontro alle esigenze progettuali più sofisticate. Le dimensioni massime eseguibili hanno un interasse massimo tra i fori di 2500 mm, su lastre con lunghezza massima di 6000 mm.
Smaltatura
La smaltatura è una delle lavorazioni più diffuse perché offre interessanti risultati estetici, sia in ambienti moderni che classici. Gli smalti ceramica applicati sono privi di piombo, garanzia per la salute e la sicurezza degli ambienti. Veneto Vetro utilizza per questa lavorazione una spalmatrice a due rulli che distribuisce sulla superficie la vernice in quantità controllata e offre due tipologie di smaltatura: una a caldo e una a freddo.
Nella smaltatura a caldo, il colore ceramico viene steso sulla superficie del vetro, fatto asciugare e incorporato definitivamente nel vetro attraverso il processo di tempra. Questa soluzione è la più duratura, garantisce la colorazione a vita.
Diversamente, la smaltatura a freddo prevede prima la tempra e poi la colorazione fatta con due rulli della smaltatrice, a seguito della quale il colore viene fatto asciugare lentamente. Il risultato è un colore molto più brillante rispetto la smaltatura a caldo. I vetri adatti a queste applicazioni sono il chiaro, l’extra chiaro, il colorato, il riflettente o lo stampato. Le dimensioni massime del vetro sono 1900 x 5700 mm.
Serigrafia
La serigrafia è il sistema “tradizionale” che Veneto Vetro utilizza per stendere gli smalti sulle superfici di vetro, creando soluzioni personalizzate. Viene eseguita su vetro piano con appositi macchinari e un telaio “serigrafico”. I vetri possono essere temperati direttamente oppure curvati e successivamente temperati.
Il telaio serigrafico è un tessuto finissimo e regolare di nylon o poliestere, teso su una cornice di alluminio o ferro. Viene impressionato con un negativo (pellicola). I microfori del tessuto vengono chiusi con gelatine fotosensibili che comporranno l’immagine.
Il colore di stampa passa attraverso i minuscoli fori delle intercapedini lasciate dai fili di trama fino alle parti libere e si deposita sulla superficie da stampare. Questa tecnica prevede la stesura di un colore alla volta. Le dimensioni massime del vetro sono 1800 x 4000 mm.
Tempra
Veneto Vetro ha un forno di tempra full-convection altamente performante, ideale per la tempera di vetri di grandi dimensioni e di nuova generazione come vetri selettivi e basso emissivi. Questa tipologia di tempra garantisce la massima qualità ottica del vetro, requisito particolarmente importante nella nautica.
I vetri temperati possono inoltre essere sottoposti a Heat Soak Test (HST) per ridurre al minimo il rischio di rottura spontanea della lastra.
Il vetro piano viene trasportato, attraverso dei rulli, nel forno di tempra a circa 640° e successivamente raffreddato rapidamente da getti d’aria. Il raffreddamento degli strati superficiali ne causa la solidificazione. La parte interna rimane calda più a lungo; il suo raffreddamento produce uno sforzo di compressione sulla superficie, bilanciato dalle tensioni distensive della parte interna.
Il vetro temprato è approssimativamente sei volte più resistente del vetro float, perché i difetti superficiali vengono mantenuti “chiusi” dalle tensioni meccaniche compressive, mentre la parte interna rimane più libera da difetti che possono dare inizio alle crepe.
Grazie alla maggior resistenza, viene impiegato nella realizzazione di elementi senza struttura portante, come porte in vetro e applicazioni strutturali.
Inoltre, viene considerato un “vetro di sicurezza” perché, oltre ad essere robusto, in caso di rottura si rompe in piccoli pezzi smussati con limitata pericolosità.
Per queste caratteristiche trova applicazione nella realizzazione di porte scorrevoli, ingressi di palazzi, bagni e docce e divisori interne. Il processo e le caratteristiche del vetro temperato sono soggetti alla norma UNI EN 12150. I criteri di sicurezza sono legati alla UNI EN 7697. Le dimensioni massime del vetro sono 2600 x 5700 mm.
Vetrocamera
La vetrocamera è una struttura costituita da due o più lastre di vetro sigillate, separate da un’intercapedine, che si applica alle finestre per isolare termicamente e acusticamente gli ambienti interni da quelli esterni.
La vetrocamera strutturale viene assemblata con la stessa tecnica della vetrocamera classica; le lastre possono essere sfalsate per permettere l’incollaggio al serramento per realizzare facciate o serramenti “continui”, senza vedere montanti, ma con effetto “tutto vetro”.
Per l’incollaggio vengono utilizzati sigillanti siliconici idonei, studiati appositamente per resistere all’esposizione ai raggi UV.
Veneto Vetro assembla lastre vetrocamera di notevoli dimensioni per l’edilizia residenziale, l’edilizia commerciale e per pareti divisorie interne ad alte prestazioni. Realizza vetrate isolanti tradizionali, vetri isolanti di sicurezza, vetri isolanti strutturali, vetri isolanti basso emissivi, vetri isolanti selettivi, vetri isolanti con maggiore isolamento acustico e termico.
Per raggiungere il massimo dell’isolamento termico, Veneto Vetro osserva alcuni accorgimenti nelle lavorazioni delle vetrocamere:
- l’aria presente tra i due vetri può essere sostituita da gas nobili (Argon o Kripton), aumentando notevolmente l’isolamento termico;
- una delle due superfici interne può essere rivestita con un sottile strato trasparente a base d’argento, che trattiene meglio il calore all’interno dell’abitazione;
- può essere applicato il cosiddetto “bordo caldo”: un profilato in acciaio inox ricoperto di pellicola di plastica sul telaio di supporto dei vetri al posto dell’alluminio, buon conduttore di calore;
- una delle due lastre della vetrocamera può essere rivestita con una pellicola sottile di particolari ossidi metallici nobili che riflettono all’esterno il calore. Tale sistema, oltre a mantenere il caldo nell’abitazione in inverno, riduce sensibilmente il calore dei raggi solari sul vetro in estate, mantenendo più fresco l’interno.
Per migliorare l’isolamento acustico è importante sapere che:
- quando si hanno due vetri di diverso spessore, la loro differente vibrazione contribuisce all’abbattimento del rumore;
- il vetro stratificato con PVB ha proprietà fono isolanti; la pellicola di materiale plastico che tiene insieme lo stratificato può avere – su richiesta – proprietà fono isolanti maggiori rispetto al PVB tradizionale. Se si adottano stratificati con due o più pellicole, l’abbattimento acustico aumenta;
- con un canalino da 20 mm circa si ottengono migliori prestazioni di abbattimento del rumore.
Le dimensioni massime del vetro sono mm 3000 x 6000.
Vetro curvo temperato
I vetri curvi temprati si ottengono attraverso un processo di lavorazione che prevede un graduale riscaldamento che li rende modellabili e, una volta ottenuta la forma desiderata, un brusco raffreddamento. Questa tipologia di prodotto viene molto utilizzata nel settore della nautica, sia negli spazi esterni che negli interni, perché garantisce massima visibilità e resa estetica.
Veneto Vetro, per la produzione di vetri curvi, utilizza principalmente la curvatura e tempera verticale, perché viene garantita una qualità ottica superiore. Il vetro non scorrendo su rulli durante la fase di rammollimento, evita il contatto con la superficie di trasporto, riducendo al minimo il trasferimento di piccole imperfezioni.
Veneto Vetro, oltre alla curvatura cilindrica con metodo proprio, realizza curvature particolari: dalla curvatura discontinua (vetri con doppie curve), alla curvatura in torsione, fino alla realizzazione di vetri leggermente sferici.
Un prodotto molto richiesto è il vetro double bending, ovvero a doppia curvatura, ottenuti attraverso un trattamento complesso, che richiede l’impiego di stampi di curvatura concavi e convessi. Il risultato che si ottiene è un vetro di sicurezza, resistente e dagli alti standard qualitativi. Durante questa lavorazione, il vetro viene sottoposto ad un veloce processo di riscaldamento. Dopo il suo rammollimento viene pressato velocemente fra uno stampo di curvatura composto da una parte concava e una convessa per dare al vetro la curvatura desiderata. Infine, viene raffreddato bruscamente.
Il vetro curvo temperato è considerato un vetro di sicurezza, perché in caso di rottura produce piccoli frammenti.
Vetro indurito
Veneto Vetro è in grado di fornire vetro indurito, una tipologia di vetro prodotta con un procedimento simile alla tempra termica. La differenza tra il vetro temprato e quello indurito è il processo di raffreddamento, più lento nel secondo caso. Le performance sono diverse: il vetro indurito ha una resistenza alla flessione circa la metà di quella del vetro temprato, con una distorsione superficiale inferiore.
Il vetro indurito viene usato per prevenire problemi di stress termico, quando non sono richieste le caratteristiche di sicurezza tipiche del vetro temperato. Il vetro indurito ha il vantaggio di non essere soggetto a rottura spontanea, con il mantenimento di una resistenza meccanica maggiore del vetro ricotto e una minore deformazione dell’immagine riflessa.
Grandi dimensioni e lavorazioni speciali
La preparazione di alto livello del personale e un parco macchine di valore consentono a Veneto Vetro il trattamento di vetri di dimensioni eccezionali, per ogni fase di lavorazione.
I macchinari presenti in azienda permettono la lavorazione delle lastre Jumbo, con misure 3300 x 6000 mm l’una.
Oltre alle dimensioni, anche gli spessori, che vanno dai 4 ai 25 mm, sono il fiore all’occhiello delle lavorazioni Veneto Vetro.
Per i vetri laminari stratificati, il taglio viene eseguito sia sulla parte superiore che su quella inferiore, il film polimerico che tiene accoppiate le due lastre (in PVB o polivinilbutirrale) viene tagliato con un cutter e una resistenza a scomparsa che scioglie in PVB permettendo l’apertura del taglio.