Vetri di sicurezza: quali sono e dove si usano

Vetri di sicurezza: quali sono e dove si usano

Vetri di sicurezza: quali sono e dove si usano

21 Maggio 2021

Ci sono diverse tipologie di vetri di sicurezza: è importante saper scegliere in base alle applicazioni per garantire l’incolumità di persone e cose

Cosa sono i vetri di sicurezza?

Si definisce di sicurezza un vetro che deve garantire l’incolumità nostra e delle persone che ci stanno vicino.

Esistono varie normative che identificano e descrivono questi prodotti: In Italia la più importante è la UNI 7697che detta i criteri di sicurezza minimi per le applicazioni vetrarie in base a differenti fattori come luogo, impiego, dimensioni e sollecitazioni che si prevedono.

È importante quindi sottolineare da subito che, in base alle applicazioni, cambiano le tipologie di vetro idonee a garantire la sicurezza.

Le due più importanti categorie di vetri di sicurezza sono due: il vetro temprato e il vetro stratificato.

Il vetro temprato termico

Il vetro temprato termico è un vetro che viene sottoposto a un trattamento termico composto da una fase di riscaldo e una di raffreddamento molto rapido. Questo lo rende molte volte più elastico e resistente del vetro tradizionale.

Il vetro temprato resiste molto bene agli urti e inoltre alla rottura si polverizza in frammenti piccoli e non taglienti e quindi non pericolosi. La norma di riferimento è la UNI 12150 e tra i tanti fattori stabilisce anche quanti e quanto piccoli devono essere questi frammenti per non essere pericolosi.

Il vetro stratificato

Lo stratificato è invece un vetro che si crea combinando due o più lastre di vetro tramite uno strato di un film plastico, come il PVB o Polivinilbutirrale che funge da collante. Lo strato di plastico mantiene attaccati i frammenti in caso di rottura e annulla quindi il rischio di lesioni alle persone e danni agli oggetti.

In base ai livelli di sicurezza che si vogliono ottenere, è possibile valutare diversi spessore e numero di strati sovrapposti di vetro. Naturalmente più aumentano spessori e strati e più aumenta la resistenza, fino ad arrivare al vetro anti-proiettile.

Dove e quando usare i vetri di sicurezza?

I vetri di sicurezza hanno larghissimo impiego i tutti i settori: architettura, interior, nautica, navale, trasporti. La scelta sul tipo di vetro di sicurezza da usare dipende dalle applicazioni.

 Un esempio emblematico è quello dei mezzi di trasporto.

Il parabrezza è da diversi anni in vetro stratificato perché se qualcosa lo rompe dall’esterno, come ad esempio un sasso, la lastra più interna di vetro mantiene il parabrezza integro. I finestrini delle auto invece sono in vetro temprato in modo da essere rotti dall’esterno in caso di necessità. Lo stesso vale per i vetri di emergenza dei mezzi di trasporto pubblici, realizzati  in modo da essere rotti con l’apposito martelletto e creare una via di uscita.

Le lavorazioni del vetro temprato e stratificato non si escludono a vicenda ma possono anche combinarsi insieme per creare prodotti il più performante possibili.

Un esempio sono i parapetti. La norma prevede infatti che i parapetti fissati con profili inferiori o con le borchie si utilizzi vetro stratificato in cui almeno una lastra sia temprata. In questo modo si garantisce resistenza in caso di urto e che in ogni caso, per una rottura accidentale di una lastra, ce ne sia sempre un’altra che crea una barriera sicura tra la persona e il vuoto.

Nella foto, un progetto da noi realizzato per residenza privata.

 

Per ogni progetto in vetro è importante affidarsi a professionisti esperti e competenti!
Contatta il nostro ufficio commerciale per una consulenza o un preventivo: commerciale@venetovetro.com

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